Caso Bonucchi, “Tutti i dubbi sulla morte di Alex”
“Dopo un’attenta analisi delle circostanze e degli elementi emersi, ci chiediamo: che possa trattarsi non di una morte violenta per folgorazione, bensì di una morte violenta dopo una colluttazione? Abbiamo, infatti, motivo di credere che la colluttazione potrebbe rappresentare un probabile motivo della morte: questo il dubbio più grande legato alla scomparsa di Alex”. A parlare è Michel Emi Maritato, criminologo, giornalista, docente, recentemente nominato consulente della famiglia di Alex Bonucchi, il giovane di 25 anni originario di Nonantola scomparso nel gennaio 2021 in Algeria, in dinamiche ancora tutte da chiarire. “Molte domande rimangono ad oggi senza risposta e si respira un’aria di allarmante silenzio e indifferenza anche da parte delle istituzioni – sottolinea ancora Maritato, che poi aggiunge -. In particolare, costatiamo come le istituzioni italiane almeno finora non si sarebbero preoccupate del fatto che non siano stati restituiti alcuni organi di Alex, ancora in Algeria, alla famiglia. In tal senso, mi rivolgo al ministro degli Esteri Antonio Tajani affinchè si attivi nei confronti delle autorità algerine”, sottolinea ancora Michel Maritato, che invita dunque a considerare piste alternative: “La famiglia di Alex merita giustizia e rispetto. La ricerca della verità dunque non può non prescindere ancora una volta da un approfondimento di indagine”. Il criminologo, infine, ribadisce la propria vicinanza alla famiglia di Alex e alla mamma Barbara degli Esposti, che da anni lotta per far emergere una verità che appare sempre più complessa e dolorosa. “Non possiamo permettere che il silenzio prevalga. Alex non deve essere dimenticato. La giustizia deve andare oltre l’apparenza, sollecitiamo il governo ad attivarsi subito”.