MFE – MEDIAFOREUROPE chiude il 2024 “in controtendenza rispetto agli altri broadcaster europei”, come evidenziato dal CEO Pier Silvio Berlusconi nel suo commento ai risultati consolidati preliminari.
Pier Silvio Berlusconi: la performance di MFE nel 2024
MFE – MEDIAFOREUROPE è pronta a confermarsi in un ruolo di leadership nella sfida europea relativa al settore media. A sottolinearlo è Pier Silvio Berlusconi in occasione della presentazione dei risultati consolidati preliminari per il 2024. Un anno eccezionale che si conclude in crescita per il Gruppo, con dati che attestano ricavi in aumento del 5%, raggiungendo i 2,949 miliardi di euro, un risultato operativo “adjusted” di 370 milioni (+18% su base reported), escludendo le poste non ricorrenti, e un utile netto consolidato di 251 milioni, con un incremento del 15% al netto del contributo della partecipazione in P7S1 nei due periodi. MFE cresce così nel settore nazionale e internazionale nonostante un contesto ancora instabile e senza beneficiare di eventi sportivi di rilievo né in Italia né in Spagna, come le Olimpiadi e gli Europei di Calcio. Tra i risultati, spicca il forte incremento della generazione di cassa, che raggiunge i 343 milioni di euro (+23%) permettendo di ridurre significativamente l’indebitamento finanziario netto (da 903 milioni a 692 milioni di euro al 31 dicembre 2024). Il risultato è raggiunto contestualmente alla distribuzione di 140 milioni di euro in dividendi agli azionisti. MFE consegue, inoltre, il livello di indebitamento netto più basso degli ultimi dieci anni grazie alla solida generazione di cassa operativa. Come reso noto dal Gruppo, il bilancio consolidato sarà approvato dal CdA il prossimo 16 aprile.
Pier Silvio Berlusconi: crescita internazionale e sguardo all’Europa, il focus
Oltre a un 2024 eccezionale, per il Gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi anche un avvio di 2025 con andamento positivo, supportato dalla raccolta pubblicitaria al +1% in Italia e in Francia a gennaio. Guardando avanti, MFE continua l’espansione in Europa puntando sempre più su qualità, tecnologia e capitale umano, anche grazie allo sviluppo e all’ampliamento dei contenuti locali e all’assunzione di giovani come fatto negli scorsi anni. Per quanto concerne l’Italia, il CEO Pier Silvio Berlusconi ha evidenziato come MFE sia riuscita nel 2024 a raggiungere una quota di mercato “per la prima volta al 40,9% in un settore iperconcorrenziale, superando i propri obiettivi con slancio”. Nello specifico, tale performance al +6,8% è stata trainata dal contributo di tutti i mezzi del sistema crossmediale, quindi tv, tv connesse, digitale, radio e digital out of home: la quota di mercato sale così al valore record del 40,9% (38,3% nel 2019). Come dichiarato dal CEO, il Gruppo va avanti “con determinazione e una visione strategica chiara, continuando a innovare responsabilmente. Il nostro sistema crossmediale è unico, tra i più avanzati per gli inserzionisti pubblicitari”. L’obiettivo rimane la creazione del primo grande broadcaster del continente: “Siamo pronti alla sfida europea, ma è arrivato il momento di regole più giuste per tutti”, specifica Pier Silvio Berlusconi. Regole diverse allo stato attuale, infatti, comportano per i colossi digitali “vantaggi che, alla lunga, penalizzeranno non solo il settore dei media, ma tutte le aziende nazionali ed europee”, con ripercussioni anche sull’economia e sull’occupazione. In tale contesto, MFE riesce a investire “nonostante una concorrenza che opera senza gli obblighi degli editori tradizionali”, rimarca il CEO in conclusione.