Quali sono gli scenari di crescita per le imprese italiane nell’attuale panorama globale? I rappresentanti delle imprese italiane si sono confrontati durante l’evento organizzato da SACE. L’AD Alessandra Ricci: focus su export e innovazione.
Alessandra Ricci alla presentazione di “Let’s grow!”
“Sull’innovazione, quello che abbiamo scoperto analizzando i dati è che oggi le imprese italiane, mediamente, investono lo 0,8% del PIL, mentre la media europea è dell’1,5%. Questo differenziale tra noi e la media europea corrisponde esattamente a quei 15 miliardi su cui le imprese italiane devono investire”. Così Alessandra Ricci, AD di SACE, in un punto stampa a margine della presentazione di “Let’s grow! SACE, Export e Innovazione: scenari di crescita per le imprese italiane”. L’evento, tenutosi lo scorso 4 marzo e trasmesso in diretta dagli studi televisivi di Sky, è stato un’occasione per fare il punto sulle potenziali opportunità di crescita delle imprese italiane nell’attuale scenario globale. Come suggerito dal titolo, sono due i motori su cui si dovrebbe puntare: l’export, che apre le vie al Made in Italy nei mercati ad alto potenziale, e l’innovazione, la quale rende le aziende più agili e competitive. “Gli investimenti in innovazione – ha proseguito Alessandra Ricci – rendono i processi produttivi e i prodotti sempre più competitivi, anche in un contesto che magari geopoliticamente può non essere facile, poiché consentono di realizzare prodotti più accessibili e rispondenti alle richieste della clientela”.
Alessandra Ricci: cos’è l’effetto GROW
Quale può essere dunque il ruolo di SACE nel supportare le imprese in tale percorso? Rifacendosi al tema della crescita, il Gruppo assicurativo-finanziario controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze ha coniato l’espressione “effetto GROW”. L’AD Alessandra Ricci ha spiegato nel dettaglio in cosa consiste. “La G sta per i prodotti di garanzia e liquidità che noi offriamo alle imprese italiane affinché possano fare quegli investimenti. La R sta per i rischi, perché le aziende italiane, da un lato, devono conoscere i rischi nel momento in cui fanno degli investimenti o nel momento in cui vanno sui mercati esteri”. Tra i prodotti della società ci sono anche soluzioni che vanno a coprire le aziende da rischi come il mancato pagamento da parte di una controparte estera, da rischi politici o catastrofali. “La O – ha continuato l’AD – sta per opportunità: il nostro dovere è quello di aprire sempre più opportunità sui mercati esteri alle aziende italiane. Questo lo facciamo attraverso la nostra rete internazionale di SACE, presente in 14 Paesi, che sono esattamente i 14 Paesi GATE, quindi le porte verso cui noi apriamo la capacità delle imprese italiane di aumentare la loro capacità di esportazione e dove siamo appunto presenti”. Si tratta di Paesi che hanno un tasso di crescita potenziale dell’export superiore alla media complessiva. “La W – ha concluso Alessandra Ricci – sta per worldwide, quindi globale, perché SACE accompagna le imprese in 200 Paesi nel mondo, offrendo prodotti e servizi che possiamo mettere a disposizione delle imprese italiane”.