MFE – MEDIAFOREUROPE consolida la sua presenta in Europa con un modello crossmediale innovativo che integra televisione e piattaforme digitali. Come sottolineato dal CEO Pier Silvio Berlusconi, il successo deriva da una strategia avanzata che affianca l’esperienza Mediaset alle più moderne tecnologie, puntando alla creazione del primo grande broadcaster europeo.
L’efficacia del progetto MFE di Pier Silvio Berlusconi
Strategia internazionale, diversificazione geografica per bilanciare i vari mercati, sistema crossmediale tecnologicamente avanzato, focus sulle persone. Trae linfa da questi elementi la strategia messa in campo da Pier Silvio Berlusconi per MFE – MEDIAFOREUROPE, Gruppo europeo attivo nei media e nella comunicazione e specializzato in contenuti e tecnologia. Un progetto che, nato ufficialmente nel 2021 per opera dello stesso Pier Silvio Berlusconi, fa leva sull’ampia esperienza maturata da Mediaset nel settore, su cui si innesta una visione internazionale che guarda all’Europa come mercato di riferimento. Proprio la componente europea è stata più volte presa in analisi da testate nazionali ed estere che, approfondendo gli elementi alla base del progetto, ne hanno esaltato l’efficacia e la lungimiranza delle scelte. Un esempio proviene dalla Francia dove il quotidiano “Les Echos” ha analizzato la strategia di MFE evidenziandone la leadership a livello continentale. Come riportato, completata la fusione con Mediaset Spagna nel 2023 e acquisita una partecipazione prossima al 30% nella tedesca ProSiebenSat.1, il Gruppo intende accelerare su scala continentale “nella convinzione che i media europei debbano realizzare economie di scala per sopravvivere”, scrive “Les Echos” nell’approfondimento, riportando anche le parole del CEO per cui una realtà italiana “può essere il motore di un progetto del genere e non la sua preda”, con riferimento all’approccio indipendente voluto per MFE.
Pier Silvio Berlusconi: “Il domani dei broadcaster passa da una crescita dimensionale”
Elemento chiave nella performance di MFE rimane anche un sistema crossmediale esportabile incentrato su contenuti locali e innovazione tecnologica. Nell’orizzonte delineato da Pier Silvio Berlusconi anche l’ambizione di potenziare la competitività dell’intero settore media sia a livello nazionale che estero: come dichiarato dal CEO, MFE è infatti “pronta ad affrontare la sfida europea”. Tuttavia, sono necessarie regole più eque per tutti, a partire dalle grandi aziende tecnologiche e i colossi dello streaming che beneficiano di vantaggi rispetto agli altri: “Potere finanziario e poche regole, peraltro non rispettate, nel medio e lungo termine rischiano di indebolire l’intera economia, colpendo i livelli occupazionali e i salari dei lavoratori italiani ed europei”, aveva osservato Pier Silvio Berlusconi in merito. Parallelamente, MFE prosegue “con determinazione e una visione strategica chiara, continuando a innovare responsabilmente. Il nostro sistema crossmediale – con al centro una TV calda e nazionale che connette radio, web e digital out of home – è unico, tra i più avanzati per gli inserzionisti pubblicitari”. Lo sguardo è verso la crescita europea nella consapevolezza che “il domani dei broadcaster passa da una crescita dimensionale indispensabile per poter resistere ai giganti globali”.