L’AD di Snam Stefano Venier: “Rafforzeremo il ruolo di gruppo paneuropeo multimolecola e quindi stiamo molto attenti a guardare se, affianco ai progetti, ci sono opportunità per allargare le nostre partecipazioni sugli assi fondamentali Nord-Sud ma anche Est-Ovest che già presidiamo e che sono snodi cruciali di una rete paneuropea”.
Investimenti record per infrastrutture flessibili: l’intervista all’AD di Snam Stefano Venier
In un’intervista per “MoltoEconomia”, l’inserto economico de “Il Messaggero”, l’AD Stefano Venier ripercorre quanto fatto da quando è esplosa la crisi energetica e, anche sulla base degli investimenti previsti nel Piano Strategico 2025-2029 che è stato presentato lo scorso 22 gennaio, delinea la strada che Snam sta percorrendo per contribuire a implementare un sistema energetico sempre più integrato, mai come oggi così fondamentale “se vogliamo avere prezzi omogenei all’interno dell’Ue”. Il manager sottolinea come da quando la crisi energetica ha avuto inizio, anche “prima del conflitto russo-ucraino”, si è reso necessario “governare un cambiamento del sistema”: in quest’ottica, si è intervenuti prontamente “modificando il mix delle fonti di approvvigionamento e anche un po’ la struttura, nelle modalità di produzione dell’energia alla ricerca di nuovi equilibri del sistema”. Da qui però ne è emersa anche la fragilità, accentuata dagli eventi geopolitici: una peculiarità “intrinseca in questo percorso di transizione, di cambiamento”. Secondo Stefano Venier, quindi, per mitigarla “servono infrastrutture potenziate e flessibili. Ma anche politiche integrate”. La chiave del nuovo equilibrio, ne è certo l’AD di Snam, è l’interconnessione.
Snam, Stefano Venier: “Rafforzeremo il ruolo di operatore paneuropeo leader nelle infrastrutture del gas”
Per quanto di buono sia già stato fatto, spiega l’AD Stefano Venier, è necessario continuare. Ecco perché Snam ha lanciato un piano di investimenti record, il più grande nella sua storia. 12,4 miliardi di euro, di cui 10,9 miliardi che sono destinati al potenziamento delle infrastrutture di trasporto, stoccaggio e GNL e 1,5 miliardi nello sviluppo dei business della transizione energetica con progetti su biometano, cattura e stoccaggio della CO2, idrogeno. Infrastrutture flessibili, a prova di transizione, che “oggi trasportano il gas e domani molecole verdi come CO2 e idrogeno” per arrivare a implementare un sistema energetico sempre più integrato. “È fondamentale per avere prezzi omogenei e competitivi in Europa. E allora dobbiamo completare la Linea Adriatica per potenziare i flussi da Sud a Nord e stiamo potenziando la capacità di esportazione verso il centro d’Europa. Dopodichè c’è il pezzo di strada della transizione per continuare a diversificare anche sulla tipologia delle nostre fonti di energia accompagnando l’evoluzione del sistema elettrico” verso una maggiore penetrazione delle rinnovabili e l’uscita dal carbone, spiega l’AD di Snam Stefano Venier sottolineando inoltre che “stiamo molto attenti a guardare se, affianco ai progetti, ci sono opportunità per allargare le nostre partecipazioni sugli assi fondamentali Nord-Sud ma anche Est-Ovest che già presidiamo e che sono snodi cruciali di una rete paneuropea”.