“Nelle scorse ore, c’è stato finalmente il via libera per Raffaele Fitto alla vicepresidenza esecutiva della Commissione con delega alla Coesione, mentre dalle commissioni Affari Economici, Industria e Ambiente ecco l’ok alla nomina di Teresa Ribera. L’auspicio di Confeuro è che adesso – che sono stati praticamente completati i vari tasselli istituzionali, peraltro dopo sei mesi di colpevole ritardo – l’Unione Europea possa cominciare davvero a correre, mettendo in campo un’azione concreta e incisiva per il definitivo rilancio del settore agricolo. Confeuro si augura altresì che avvenga un punto di rottura con gli anni precedenti e si dia realmente avvio ad quinquennio contraddistinto da innovazione, responsabilità e visione strategica, lasciandosi definitivamente alle spalle un passato segnato da disgregazione politica e immobilismo istituzionale. L’agricoltura, cuore pulsante del sistema economico europeo e garante della sicurezza alimentare, merita un ruolo prioritario nelle politiche dell’UE. La competitività europea infatti passa attraverso un settore primario forte e sostenibile, che deve continuare a essere il principale attore e destinatario dei fondi comunitari. In tal senso, è doveroso investire in tecnologie verdi, digitalizzazione, filiere sostenibili e supporto alle piccole e medie imprese agricole, affinché l’Europa possa affrontare con ottimismo le sfide globali legate al cambiamento climatico, alla sicurezza alimentare e alla concorrenza internazionale. In sostanza, l’Unione Europea è di fronte a un bivio molto serio: o si sviluppa ulteriormente il concetto di unione dal punto di vista delle politiche fiscali, produttive, energetiche, industriali, e istituzionali, o qui si rischia di essere totalmente succubi della grandi potenze mondiali: dagli USA alla Russia, dalla Cina al Sudamerica”.
Cosi, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli agricoltori Europei e del Mondo