Dal caffè alle visite oncologiche: Illycaffè si ispira alla tradizione del “caffè sospeso” per un’iniziativa che mette a disposizione dei cittadini visite oncologiche già pagate. Ne parla l’AD Cristina Scocchia in un’intervista rilasciata a “Vanity Fair”.
Cristina Scocchia: come nasce l’idea delle “visite in sospeso”
Sono anni che Illycaffè cerca di fare la differenza sul fronte ambientale e sociale. Lo dimostrano i progetti condotti in Brasile, Costa Rica e Guatemala, Paesi produttori di caffè, dove ha stretto accordi per insegnare tecniche di agricoltura rigenerativa e supportare le comunità locali. Per Cristina Scocchia, AD del Gruppo, questo però non era abbastanza. “Quando sono entrata in azienda tre anni fa – racconta alla redazione di “Vanity Fair” – mi sono chiesta come poter essere più vicini non solo ai coltivatori di caffè, che restano fondamentali per noi, ma anche alla comunità italiana”. È così che è nata la prima iniziativa sociale di Illycaffè in Italia, “IEO Second Opinion”. Con il supporto dell’Istituto Europeo di Oncologia, per due anni l’azienda ha offerto la possibilità a chi riceveva una diagnosi di tumore di avere un secondo parere oncologico gratuito. Questa esperienza ha fatto comprendere all’AD quanto fosse grande la richiesta di assistenza sanitaria nel Paese. Da qui l’idea – ispirata alla tradizione del “caffè sospeso” – di lasciare delle visite oncologiche in sospeso, ovvero già pagate dall’azienda. Grazie alla collaborazione con la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT), nel 2025 Illycaffè ha messo a disposizione dei cittadini 1.580 visite, fruibili nelle città di Trieste, Roma, Milano, Napoli, Bari e Palermo attraverso la rete delle LILT locali.
Cristina Scocchia: speriamo che altre aziende si uniscano a noi per fare la differenza
Il progetto, racconta Cristina Scocchia, è già in realtà al suo secondo anno. “Nel 2024, abbiamo offerto 1.000 consulti nelle principali città italiane: Milano, Roma, Napoli, Bari e Palermo. La collaborazione è stata molto positiva, tanto che quest’anno abbiamo deciso di rinnovarla e ampliarla”, riferisce la manager. “Siamo partiti a gennaio 2024 e nonostante il periodo difficile per il settore del caffè – con il costo del caffè verde alle stelle – abbiamo scelto di mantenere questo impegno morale e di rafforzarlo anche nel 2025, passando dalle 1.000 dello scorso anno alle 1.580 attualmente disponibili”, spiega. Le visite sono riservate a persone in difficoltà economica, individuate attraverso criteri oggettivi: pazienti con lettera di indigenza segnalate da associazioni come Caritas e Opera San Francesco, cittadini con codice di povertà, soggetti presentati dagli assistenti sociali della LILT o degli enti pubblici locali, stranieri in difficoltà e detenuti nelle carceri del territorio. Un’iniziativa davvero speciale che potrebbe ispirare altre aziende a seguire l’esempio di Illycaffè. “La nostra speranza – afferma l’AD – è che altre aziende si uniscano a noi: 1.580 visite non bastano a coprire tutte le necessità. Ma se anche altre realtà decidessero di contribuire, potremmo davvero fare la differenza”.