“Zitti e buoni” per favore, arriva Nome in codice: Maneskin. Il romanzo

Cover di Nome in codice: Maneskin, di Mimmo Parisi.

Recensione di Nome in codice: Maneskin di Mimmo Parisi. Il romanzo arriva negli store 1l 20 marzo.

Nome in codice: Maneskin (LINEA-R, PAG. 250) di Mimmo Parisi si presenta come un avvincente thriller che fonde elementi di crime e dramma personale. La narrazione si concentra su Pierre Rossi, un poliziotto che in seguito al servizio di scorta alla famosa band dei Maneskin, incorre in eventi inaspettati che gli sconvolgono la vita. L’autore costruisce una trama intricata, dove il protagonista si ritrova a dover affrontare una serie di accuse e malintesi, legati a una rapina audace ai danni della Banca d’Italia.

Il gioco di identità e le pressioni esterne lo portano a riconsiderare se stesso e il suo ruolo nella società. A fare compagnia all’agente ci sono altri personaggi pronti a riempire le pagine del libro; come Lidia, la compagna di Pierre, oppure Matteus Bank, l’ex marito di Lidia. Queste figure si muovono in un contesto caratterizzato da dinamiche complesse e colpi di scena inattesi.

Nella morsa della Polizia

I sospetti di corruzione nei riguardi del protagonista, si fanno più forti quando gli inquirenti prendono in considerazione l’acquisto di una villa liberty realizzata da Pierre. La giustificazione dell’acquisto non convince gli inquirenti e l’agente è sempre più intrappolato. Infine, arriva Marlena che, dopo la drammatica fine di Lidia, emerge come figura redentrice, offrendo a Pierre una via d’uscita da un’esistenza ormai priva di significato. Parisi riesce a intrecciare tensione e introspezione, rendendo Nome in codice: Maneskin una lettura coinvolgente e riflessiva.

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